Tribunale di Genova, 18 Aprile 2019
"Il ricorrente, arrivato in Italia dopo l'esperienza libica, sta dimostrando una concreta volontà di integrarsi, cercando di imparare l'italiano (si evidenzia che l'audizione è stata svolta quasi integralmente in lingua italiana) ed impegnandosi nel lavoro, il tutto come da documentazione prodotta in sede di udienza.
La situazione descritta, valutata quindi complessivamente ed unitamente anche alla condotta regolare tenuta dal richiedente in Italia (non risultano precedenti penali, né carichi pendenti presso la Procura di Genova, né precedenti di polizia) dà diritto, per i motivi esposti, ad ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari ai sensi dell'art.5, comma 6, del D.Lgs. n.286/98.
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