Nigeria_protezione umanitaria: Anche a prescindere dalla credibilità o meno del racconto è indubbio che il ricorrente appare ormai totalmente eradicato dal paese di origine

Tribunale di Genova, ord. 14 settembre 2017

"Anche a prescindere dalla credibilità o meno del racconto è indubbio che il ricorrente appare ormai totalmente eradicato dal paese di origine con cui non conserva alcun contatto. Di fatto non saprebbe
neppure dove andare a vivere e stante, la insicurezza generale del paese (soprattutto per le persone di religione cristiana come il ricorrente) e il fatto che il ricorrente ha reciso ogni legame, si troverebbe in una situazione di particolare vulnerabilità in caso di rientro. Tale eradicazione appare ancora più evidente se si considera che il ricorrente ha trascorso ben undici mesi in Libia e quindi in un contesto del tutto avulso dal suo paese di origine. Qui lavorava sostanzialmente gratis (gli davano solo da dormire) e poi ha subito un arbitrario periodo di carcerazione, legato con le catene e le braccia in alto che gli hanno prodotto delle lesioni permanenti al polso come emerge dalla cicatrice mostrata in udienza (e dal certificato medico relativo ad altre ferite prodotto dalla difesa, ferite che il ricorrente riferisce anche al periodo di vita in Nigeria): una situazione che evidenzia ancora di più lo stato di particolare vulnerabilità.

Attualmente vive presso la struttura ____________ di Genova Dinegro dove frequento corsi di lingua italiana e svolge attività di volontariato presso la struttura ________________- in Genova. Tali attività e la frequentazione di corsi di lingua sono stati certificati dalla difesa. Particolarmente rilevante è poi la nota inviata dalla sig.ra ______, acquisita agli atti, che offre una chiara testimonianza dell’intenzione, della volontà e degli atti posti in essere dal ricorrente per integrarsi nella società italiana e dei suoi progressi sia nella professionalizzazione (con il corso di cuoco) sia nella lingua italiana.
E’ quindi di tutta evidenza che l’allontanamento dal territorio italiano determinerebbe una totale perdita di chances per il medesimo, renderebbe inutili gli sforzi tesi a guadagnarsi una professionalità in Italia e, nel momento in cui il ricorrente tornasse nel suo Paese, lo porrebbe in una situazione caratterizzata non solo dalle difficoltà tipiche di un nuovo radicamento territoriale ma in una condizione di specifica estrema vulnerabilità (cfr. Cass. 3347/15), idonea a pregiudicare la sua possibilità di esercitare i diritti fondamentali, legati anche solo alle scelte di vita quotidiana in quanto lo stesso si troverebbe nuovamente a vivere in un ambiente ostile da cui si è totalmente allontanato senza poter riutilizzare nulla di quanto acquisito in Italia.

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