"Il cittadino del Mali fuggito da minorenne dal suo Paese merita protezione umanitaria considerata la sradicazione intervenuta e l'insicurezza nel del paese di origine"

 

Tribunale di Genova, ord. 23 gennaio 2018

"Si deve invece accogliere la richiesta di protezione umanitaria, su cui peraltro la difesa all’esito dell’udienza ha insistito in principalità, considerato il fatto che il ricorrente ha dimostrato di aver intrapreso in Italia un serio percorso di integrazione sociale e lavorativa, e tenuto altresì conto del considerevole lasso di tempo intercorso dalla fuga dal Mali (dicembre 2013), quando ancora era minorenne, ed inoltre in ragione della situazione generale di insicurezza del Paese d’origine del soggetto, come sopra ricostruita e descritta:

appare infatti verosimile che il ricorrente, se tornasse nel suo Paese, vista la situazione generale del Mali, ancora in via di stabilizzazione, e considerata la sradicazione intervenuta con il decorso degli anni dal suo allontanamento, incontrerebbe non solo le difficoltà tipiche di un nuovo radicamento territoriale ma si troverebbe in una condizione di specifica estrema vulnerabilità (cfr. Cass. 3347/15), idonea a pregiudicare la sua possibilità di esercitare i diritti fondamentali, legati anche solo alle scelte di vita quotidiana.

 

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