PROTEZIONE UMANITARIA POST DECRETO SALVINI "La difficile e delicata situazione del Mali costituisce elemento determinante ai fini della valutazione del rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari"

Tribunale di Genova, provvedimento del 03 ottobre 2018

"Va premesso che al presente giudizio non si applicano le modifiche apportate all’art. 5
comma 6 d.lgs. 286/98 ed all’art. 32 comma 3 d.lgs. 25/08 dal d.l. 4/10/2018 n. 113 (c.d. decreto
sicurezza), in quanto instaurato, e comunque deciso in camera di consiglio, prima del
5/10/2018, data di entrata in vigore del decreto. (...)

Ciò posto, occorre tenere conto:

- della situazione di conflitto e di violenza in Mali.

I più recenti rapporti delle
organizzazioni internazionali evidenziano una mancanza di stabilizzazione della generale
situazione politica del Mali, data dalla persistenza del conflitto armato interno nel nord del
paese, nonostante la firma di un accordo di pace. In varie parti del paese i gruppi armati hanno
continuato a commettere abusi e crimini di diritto internazionale (V. ultimo Rapporto Amnesty
International).
Malgrado le apparenze, il cessate il fuoco siglato a giugno 2013, infatti, è stato rotto già nel
settembre successivo dello stesso anno ed attentati contro civili e operatori Onu impegnati nella
stabilizzazione continuano ad essere compiuti dai separatisti tuareg e dai fondamentalisti
islamici. Il Governo risponde con dure rappresaglie ed è spesso accusato di violazione dei diritti
umani. Il Mali, come evidenziato nel sito www.europinione.it1, “specialmente nella zona centrosettentrionale,
si presenta ormai da alcuni anni come il teatro di una guerra civile fra tre fazioni: il
governo di Bamako, i tuareg ed i Jihadisti vicini ad Al-Qaeda”. Non solo, ma alla luce dell’elevato
rischio terroristico nel Paese e dell’ attacco alla base militare di Nampala nel centro del Mali
(del 19.7.2016, seguito da quello del 18.06.2017), le Autorità hanno decretato lo stato di
emergenza con riguardo a tutto il paese, definito ad elevato rischio terroristico e con un quadro
di elevata criticità quanto a sicurezza.

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