Tribunale di Genova 4 febbraio 2020
b) della attuale situazione di insicurezza e tensione nella Costa d’ Avorio, che si è aggravata in modo preoccupante nel 2017.
Nel documento dell’IRIN del giugno 2017 Sporadic violence and presidential tussle put Côte d'Ivoire's hard-won security at risk si legge (traduzione libera dell’ufficio, N.d.R.) che “Proprio quando sembrava che si fosse voltato pagina dopo una crisi durata una decade contrassegnata da 2 guerre civili, la violenza in Costa d’Avorio è diventata, in modo preoccupante, una routine. Dall’inizio dell’anno non vi è stato un mese senza il suono delle armi da fuoco in qualche parte del Paese (…). Da gennaio, ci sono stati episodi di rivolte militari, con scoppio di armi da fuoco. La maggior parte di esse ha coinvolto alcune delle 8.400 truppe delle Forces Nouvelles, un ex movimento ribelle che, dopo essere stato integrato nell'esercito regolare, ha chiesto il pagamento di indennità di guerra, fino ad un massimo di 24.000 dollari a testa (…) per il loro ruolo nel portare al potere Alassane Ouattara, dichiarato vincitore delle elezioni del 2010”. Pierre Kouamé Adjoumani, presidente della Ivorian Human Rights League, ha dichiarato a IRIN: “Ora siamo preoccupati. Pensavamo che la Costa d’Avorio stesse gradualmente emergendo dalla sua crisi, ma stiamo vedendo via via rispuntare i vecchi demoni. L’esercito, su cui le persone dovrebbero poter porre la loro fiducia, si sta rivoltando per promesse non mantenute. Coloro che stanno dimostrando non sono i soldati in servizio, ma quelli che sono stati smobilitati”. Aggiunge poi che la sicurezza non è più una certezza, in un crescente clima di diffidenza tra l’esercito e la popolazione civile. Sempre nel citato documento Sporadic violence … si legge: “«Quegli ex combattenti non integrati costituiscono la più grande minaccia a lungo termine per la stabilità del Paese», ha scritto Tarila Marclint Ebiede, esperto di militanza e dottore di ricerca presso il Centro per la ricerca sulla Pace e lo Sviluppo dell'Università del Belgio di Leuven il mese scorso in The Conversation”.
In questa situazione, la Missione delle Nazioni Unite in Costa d’Avorio (UNOCI) è terminata il 30 giugno del 2017; prima di lasciare il Paese UNOCI ha affermato che era certa che le autorità ivoriane erano in grado di proteggere i cittadini, pur dovendo ancora essere completate le riforme militari.
La riforma dell’esercito è tra i principali obiettivi del Governo, come affermato recentemente dal ministro della difesa appena nominato Hamed Bakayoko. Bakayoko, che è stato per 6 anni ministro per la sicurezza interna, è peraltro stato di recente in aperto contrasto con Guillame Soro, presidente dell’assemblea nazionale ed ex leader di Forces Nouvelle. Entrambi gli uomini politici sono in corsa per la lotta alla presidenza, quali successori di Ouattara, per le elezioni previste per il 2020 e vi è anche chi ha visto un legame tra questa lotta per la presidenza ed i recenti scoppi di violenza, ma non vi è alcuna prova di tale connessione. Soro è, tra l’altro, sotto indagine a seguito della scoperta il giugno scorso di un ingente quantitativo di armi a casa del suo capo di gabinetto. Gli uomini di Soro avrebbero detenuto circa 300 tonnellate di armi, secondo una relazione dell'ONU pubblicata nell'aprile del 2016.
Il citato documento di IRIN conclude così: “Venerdì scorso Bernard Oulai, un impiegato civile di Abidjan, ha dichiarato a IRIN quanto sia preoccupato per la attuale situazione: «Il clima della sicurezza sta peggiorando» ha detto «e nell'esercito, alcuni si dichiarano pro-Ouattara, pro-Soro, pro-Gbagbo, pro-questo o pro-quello. Ciò non è rassicurante e spiega perché le rivolte continuano, nella grande costernazione della popolazione. Non sappiamo cosa accadrà domani»” (cfr.L’IRIN è stata sino al 2015 agenzia di informazione delle Nazioni Unite denominata "Integrated Regional Information Networks” ; dal 2015 è organismo di informazione indipendente V. IRIN, Sporadic violence and presidential tussle put Côte d'Ivoire's hard-won security at risk, 21 July 2017, available at: http://www.refworld.org/docid/59759ff24.html. Notizie analoghe sono riportate sulla stampa italiana. Si veda ad esempio http://www.lastampa.it/2017/01/08/esteri/tensione-in-costa-davorio-ministro-della-difesa-preso-in-ostaggio-e-liberato-da-militari-ammutinati-GEIRdwQiMquLkjlnlmpxMJ/pagina.html, http://it.euronews.com/2017/01/06/costa-d-avorio-riesplode-la-rivolta-militare http://sicurezzainternazionale.luiss.it/2017/05/17/costa-davorio-la-rivolta-e-terminata/ , http://www.msoithepost.org/2017/07/28/ancora-forti-tensioni-costa-davorio/).
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