Tribunale di Genova 30 novembre 2019
"Giusto tutto quanto sopra ed applicando tutti i principi sopra esposti al caso di specie, appare evidente che una volta rientrato nel suo Paese, il ricorrente si ritroverebbe in una situazione di specifica vulnerabilità (cfr. 3347/2015) idonea a pregiudicare la possibilità di esercitare i diritti fondamentali, in quanto non potrebbe professare liberamente le proprie idee politiche, anche quale mero simpatizzante a sostegno dell'indipendenza del Biafra, nella impossibilità di proseguire gli studi ed inoltre si troverebbe senza lavoro, in un contesto fortemente ostile, laddove qui in Italia ha dimostrato, nonostante le esperienze negative vissute di essersi positivamente inserito nel nuovo contesto sociale:
ha conseguito il diploma di terza media in data 26.03.2017 e ad oggi si esprime come buona padronanza in lingua italiana tanto che, come già evidenziato, l'udienza si è svolta senza l'intervento dell'interprete che pure era presente; (...)"
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