Tribunale di Genova 7 luglio 2020
"E’ evidente che una volta rientrato nel suo Paese, ******* si troverebbe in una condizione di specifica estrema vulnerabilità (si veda Cass. n. 3347/2015; 4455/2018), idonea a pregiudicare la possibilità di esercitare i diritti fondamentali. Le informazioni relative al Paese di origine del richiedente ci inducono a ritenere che il rispetto per i diritti umani sia molto scarso.
******** probabilmente ha patito la generale mancanza di sicurezza e tutela del suo Paese contro ingiustizie e violenze e si è verosimilmente allontanato anche per questo, oltre che per la sua difficile situazione familiare. Tornando in Nigeria, verrebbe a trovarsi, dopo una lunga assenza, completamente privo di mezzi di sussistenza, non avendo più un’occupazione lavorativa e nemmeno appoggi familiari, nella situazione non certo facile del suo Paese, come sopra è stata evidenziata.
Occorre anche considerare che il richiedente è arrivato in Italia dalla Libia, dove verosimilmente si sarebbe fermato, se la situazione fosse stata diversa. E’ dovuto invece fuggire a causa della pericolosità di quel Paese, legata alla guerra civile ed al trattamento brutale riservato agli immigrati, soprattutto se provenienti dall’Africa subsahariana."
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