PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO SENEGALESE: "La giovanissima età, la storia personale ed il percorso di integrazione giustificano la protezione umanitaria"

Tribunale di Genova 7 luglio 2020

Ciò posto, occorre tenere conto, sotto il profilo oggettivo, della situazione del Paese di origine, come sopra descritta (sebbene non tale da consentire il riconoscimento della maggiore protezione richiesta).
Sotto il profilo soggettivo, si devono valorizzare i seguenti elementi:


- la giovanissima età in cui il richiedente, ancora adolescente, ha lasciato il Senegal;
- della storia personale, che – seppur non riconducibile alle maggior forme di protezione – lo porta suo malgrado a lasciare il proprio Paese alla ricerca di un contesto che consentisse la sua realizzazione personale (il ricorrente ha dichiarato che in Senegal aveva potuto frequentare la scuola coranica per soli 3 mesi).
- infine, del percorso di inserimento ed integrazione nel tessuto economico, sociale e culturale italiano, come risulta dalla documentazione prodotta relativamente alla partecipazione ad un laboratorio di sartoria e all’esperienza lavorativa come facchino, quale socio lavoratore presso **** Società Cooperativa a Responsabilità limitata , corrente in Genova, ******** (cfr. lettera di inizio prestazione sottoscritta in data 22.1.2019, prodotta unitamente al ricorso e, in via telematica, per l’udienza di trattazione scritta; cfr. anche le buste paga per i mesi da gennaio a luglio 2019).
Nella relazione della Comunità ospitante, datata 8.5.2020, inoltre, si dà atto del fatto che il ricorrente ha svolto attività di volontariato (è allegata la relativa relazione) ed ha avuto difficoltà ad apprendere la lingua, a causa del proprio analfabetismo; tuttavia, ha frequentato corsi di lingua italiana e ha migliorato la conoscenza dell’italiano grazie all’attività lavorativa svolta.

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