- Alessandra Ballerini
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Rischio di persecuzione diretta per motivi di religione: riconosciuto lo status a cittadino bengalese indù
Tribunale di Genova, ordinanza del 30/10/2017
"Ritiene anzitutto il Tribunale che il racconto del ricorrente sia nel suo complesso plausibile, anche se non riscontrabile: al ricorrente deve quindi, quanto meno, essere riconosciuto il beneficio del dubbio in ordine alla vicenda personale narrata.
Tale vicenda personale deve invero essere collocata all’interno del contesto politico/sociale del Bangladesh e risulta coerente con le evidenze documentali in merito alla persecuzione religiosa in danno degli Indù in Bangladesh.
Dalla documentazione prodotta dal ricorrente come all. 4 e da quella esaminata d’ufficio da questo giudice si evince infatti che, poiché nel 2014 in India, a seguito della vittoria ottenuta dal BJP, partito di riferimento della comunità induista, si verificarono numerosi attacchi in danno della popolazione musulmana, in Bangladesh, paese a maggioranza musulmana e confinante con l’India, si scatenò una violenta rappresaglia in danno della minoranza indù, presa di mira soprattutto dalle frange fondamentaliste islamiche, con templi indù quotidianamente profanati, negozi e case saccheggiate. Vi sono state anche molte segnalazioni di persone di fede induista sfrattate arbitrariamente dalle loro proprietà e di ragazze indù vittime di violenza sessuale. Molti indù si son trovati costretti a lasciare il paese ed a recarsi per lo più in India.